Osteoporosi: Cos’è e come Prevenirla
L’osteoporosi è una malattia dello scheletro caratterizzata da una riduzione della massa ossea e da alterazioni delle ossa tali da provocare un aumento della fragilità ossea e del rischio di frattura. La malattia si suddivide in due forme:
- a) le osteoporosi primitive che includono le varietà giovanile, postmenopausale, maschile e involutiva o senile;
- b) le osteoporosi secondarie causate da un ampio numero di patologie e di farmaci.
PREVENZIONE DELL’OSTEOPOROSI
La prevenzione dell’osteoporosi consiste nell’attivazione di misure tese ad impedire o rallentare la comparsa della malattia. La prevenzione si attua innanzitutto e generalmente mediante la correzione dei fattori di rischio. Gli interventi non farmacologici e l’eliminazione di fattori di rischio modificabili (fumo, abuso di alcool, rischi ambientali di cadute) devono essere consigliati a tutti.
APPROCIO NUTRIZIONALE PER COMBATTERE L’OSTEOPOROSI
Seguire un particolare regime dietetico aiuta a diminuire i rischi di fratture dovute a questa patologia. In particolare bisogna utilizzare alimenti che contengono calcio, infatti un adeguato introito di calcio incrementa la densità della matrice ossea nei bambini e negli adolescenti, la mantiene negli adulti e ne rallenta la perdita nelle donne in post-menopausa. L’introito medio giornaliero di calcio nella popolazione italiana risulta insufficiente, specie in età senile. La supplementazione di calcio è indicata soprattutto in gravidanza e durante l’allattamento, ad integrazione dell’apporto calcico e degli integratori assunti con la dieta, e da sola si è dimostrata capace di produrre modesti incrementi densitometrici in donne con apporto dietetico carente ed in menopausa da oltre 5 anni. Con la somministrazione di solo calcio è stata riportata, ma non da tutti, una lieve riduzione del rischio di frattura, in particolare negli anziani, ma la documentazione più convincente di efficacia antifratturativa è disponibile quando somministrato in associazione con vitamina D. Il calcio è presente in numerosi alimenti:
- acque con alto contenuto di calcio
- Cardi, carciofi, spinaci, radicchio, rucola, cavoli, cavolo cappuccio, cavolini di Bruxelles, cavolo nero, broccoli, cime di rapa
- Semi di sesamo, semi di Chia, semi di papavero e semi di lino
- Mandorle, nocciole e legumi
- Erbe aromatiche come maggiorana, salvia, menta, alloro, rosmarino ecc.
- Latte e derivati
La vitamina D, come parlato nell’articolo precedente, è contenuta quasi esclusivamente nei grassi animali, pesce, fegato, latte e derivati ed è prodotto con l’esposizione al sole. Anche le proteine e vitamine/Sali minerali possono combattere questa patologia.
Infatti un adeguato apporto proteico è necessario per mantenere la funzione del sistema muscolo-scheletrico, ma anche per ridurre il rischio di complicanze dopo una frattura osteoporotica. . Anche altri micronutrienti quali zinco, silicio, vitamina K, Vitamina E, vitamina B6, vitamina B12, magnesio sembrerebbero avere un ruolo protettivo sull’osso e sul muscolo.
ATTIVITA’ FISICA COME PREVENZIONE DELL’OSTEOPOROSI
E’ noto che periodi anche brevi di immobilizzazione influenzano negativamente la massa ossea ed è quindi importante mantenere un livello di attività fisica adeguato. Nelle donne in postmenopausa il training aerobico e in particolare il cammino ad elevata intensità e velocità, intervallato da jogging, salita delle scale, stepping è in grado di limitare la riduzione della densità ossea. Il training multicomponente che includa esercizi in carico ad impatto moderato-alto, di rinforzo muscolare e di equilibrio hanno effetto positivo sia sul femore che sul rachide lombare. La prescrizione dell’esercizio fisico nel paziente anziano e osteoporotico va sempre preceduta da un’attenta visita medica, utile a definire l’intensità di esercizio proponibile in base alla forza muscolare