12018Dic
FIBROMIALGIA E ALIMENTAZIONE: PARTE 3

FIBROMIALGIA E ALIMENTAZIONE: PARTE 3

Per concludere la parte sulla correlazione tra alimentazione e fibromialgia, oggi parleremo di alcuni prodotti da limitare e alcuni invece da prediligere.

LATTE E DERIVATI

Il latte e derivati devono essere ridotti al minimo nell’alimentazione del paziente fibromialgico. Infatti lo zucchero presente nel latte, il lattosio, innalza l’indice glicemico ed è un agente acidificante. Questo zucchero è presente anche nel latte di capra, di pecora, di asina e non solo in quello vaccino. Inoltre le proteine del latte sembrano avere un effetto infiammatorio sull’organismo.  Discorso a parte va fatto per lo yogurt, poichè è un prodotto fermentato quindi può portare piu’ benefici che problemi. I batteri contenuti nello yogurt aiutano a regolarizzare le funzioni intestinali e diminuire la componente infiammatoria. Inoltre questi batteri rendono il latte piu’ digeribile e abbassano indice glicemico dell’alimento. Ovviamente bisogna evitare gli yogurt ricchi di edulcoranti o altri zuccheri (come quelli alla frutta). Lo yogurt da consumare è quello più’ semplice, ovvero quello bianco, con pochi grassi; ottimo anche il kefir

VERDURA E FRUTTA

La verdura e la frutta sono ricche di fibre e danno notevoli benefici al corpo ma il paziente con fibromialgia deve stare attento a consumare solo certi tipi. Infatti deve evitare quelli contenenti i FODMPAS, ovvero degli zuccheri che possono creare dei fenomeni fermentativi a livello del tratto gastro intestinale. Si tratta di carboidrati come fruttosio, lattosio, fruttani e polioli. Per quanto riguarda la verdura quindi è meglio limitare pomodori, peperoni, porri, cavolo, cavolfiore, funghi, aglio e cipolla. Discorso a parte va fatto per la frutta, in quanto ricca di fruttosio: è bene non consumarne piu’ di 200 g al giorno, evitando anguria, albicocca, avocado, ciliegie, mango,mele, susine e pesche.

ACQUA E IDRATAZIONE

L’idratazione è di fondamentale importanza nei pazienti: non dovrebbero bere meno di 1,5-2 litri di acqua al giorno, preferibilmente lontano dai pasti. Infatti questa è una malattia che disperde molto liquidi e tende a disidratare.. I sintomi della disidratazione possono sommarsi a quelli della fibromialgia e peggiorane la situazione clinica: inoltre va ricordato che l’acqua aiuta ad eliminare le tossine. L’acqua migliore è quella minerale non effervescente, evitare invece altre bevande che contengono teina o caffeina, alcol o zuccheri che aumentano la diuresi.