COME COMBATTERE L’EMICARNIA CON LA DIETA
Molte cure antiemicraniche hanno come effetto collaterale l’aumento di peso (i farmaci di profilassi)o la vasocostrizione ( i farmaci sintomatici)che possono aggravare un preesistente quadro di sindrome metabolica o di rischio cerebro-vascolare.
L’emicrania si associa spesso a condizioni metaboliche come l’obesità l’nsulinoresistenza il diabete, l’ipertensione e i bassi valori di colesterolo HDL. I soggetti emicranici sono più inclini allo sviluppo dell’insulinoresistenza e alla fluttuazione dei livelli di cortisolo; ciò porta ad un peggioramento del metabolismo glucidico cellulare in particolar modo neuronale. Maggiore sarà l’entità dell’insulinoresistenza,e maggiore sarà la severità dell’emicrania.
La Dieta Chetogenica può essere un’ottima strategia terapeutica per il trattamento di varie patologie neurologiche (tra cui l’emicrania) per il sindrome metabolica in tutte le sue componenti e per migliorare il metabolismo energetico neuronale , tipico dei soggetti emicranici. E’ anche nota un’azione antiinfiammatoria esercitata dai chetoni.
La terapia chetogenica è un trattamento di tipo nutrizionale in cui i principi attivi –i chetoni- vengono prodotti endogenamente grazie al cambio di alimentazione. La dieta chetogenica viene giudicata sicura se effettuata sotto controllo specialistico sia per quanto riguarda le indicazioni neurologice che metaboliche.
QUANDO USARE LA DIETA CHETOGENICA
-Quando il paziente emicarnico o con cefalea a grappolo:
– necessiti di perdere peso
-abbia una comorbidità di tipo metabolico
-abbia una comorbidità di tipo osteoarticolare
-non abbia risposto alle altre terapie farmacologiche
-preferisca non assumere farmaci
E’ sempre necessario affidarsi a dei professionisti evitando il fai da te.