32016Feb
ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI

ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI

Nel complicato mondo dell’alimentazione c’è ancora molta confusione sulla differenza tra allergia e intolleranza alimentare. La prima colpisce una piccola percentuale della popolazione (circa il 2-3%) ed è molto più grave perché può portare anche alla morte, mentre nella seconda i sintomi sono sicuramente meno gravi. Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza.

ALLERGIA ALIMENTARE

In questo caso un allergene, ovvero una proteina presente nell’alimento incriminato, che per la maggior parte delle persone risulterebbe innocua, viene riconosciuta dal sistema immunitario provocando una reazione non tossica con la produzione di anticorpi che solitamente sono le immunoglobuline E. Nel caso delle allergie IGE mediate i meccanismi sono bene conosciuti e si suddividono nella fase di sensibilizzazione e di reazione. La prima è la fase critica, che si verifica durante la prima esposizione dell’individuo allergene. In persone predisposte la prima assunzione di un alimento provoca la produzione di anticorpi diretti in modo specifico verso quella determinata proteina presente nell’alimento.
Durante la fase di reazione invece è dovuta a successivi contatti con allergene; gli anticorpi precedentemente formatisi reagiscono immediatamente provocando la degranulazione dei mastociti che liberano istamina e prostaglandine provocando la reazione allergica.
Nel caso delle allergie non IgE mediate vengono coinvolti meccanismi immunitari umorali o cellulari non ancora del tutto chiari.
In entrambi i casi i sintomi delle allergie possono variare da lievi a molto gravi fino allo shock anafilattico che può portare alla morte se non curato in tempo. Solitamente la sintomatologia si scatena entro pochi minuti dall’assunzione. Anche se le reazioni allergiche possono manifestarsi verso qualsiasi alimento gli allergeni più comuni sono latte vaccino, uova, soia, noci, crostacei, arachidi.

INTOLLERANZA ALIMENTARE

L’intolleranza è una reazione avversa che non coinvolge il sistema immunitario ma è dovuta al fatto che il nostro organismo non riesce a digerire l’alimento correttamente. E’ quindi una reazione che dipende strettamente dalla dose assunta, poiché se viene assunta una quantità minima dell’alimento incriminato non si avranno sintomi, se invece se ne assume in quantità elevate allora compariranno gli effetti avversi. Fanno eccezioni però gli individui sensibili al glutine e al solfito i quali devono eliminare completamente dalla loro dieta alimenti che contengono queste due sostanze. I sintomi dell’intolleranza sono molto simili a quelli dell’allergia ma solitamente più lievi (non si arriva allo shock anafilattico) che generalmente sono nausea, diarrea, crampi allo stomaco, reazioni cutanee.
Le due intolleranze più diffuse sono quelle al lattosio ed al glutine.
Nel primo caso si ha una ridotta attività della lattasi, un enzima che scompone il lattosio (lo zucchero del latte), in glucosio e galattosio. Quando l’attività di questo enzima è ridotta il lattosio è trasportato tal quale nell’intestino dove viene fermentato dai batteri qui presenti provocando sintomi come dolore intestinale e diarrea.
Nel caso della Celiachia, si ha una disfunzione intestinale permanente per cui il glutine provoca danni a livello della parete dell’intestino impedendo il corretto assorbimento di altri alimenti. E’ un tipo di intolleranza che viene curata con una dieta priva di glutine.